
Con l’annuncio del Profoto B10 Plus, in molti si sono chiesti il senso del Profoto B1x, me compreso. Cercherò di spiegarvelo in questo articolo.
Quando Profoto ha presentato il flash B1, tra i fotografi che realizzano spesso shooting on location c’è stato un urlo di liberazione; basta luci con pesanti generatori da portarsi appresso e cavi che si aggrovigliano in ogni dove. Finalmente una luce leggera, potente, robustissima e con batteria al litio integrata!
Il successo del B1 è stato inarrestabile; l’azienda svedese aveva fatto centro e negli anni seguenti seguì un vero e proprio boom di vendite di questa luce flash.
A distanza di anni Profoto aggiornò il flash B1 con il fratello maggiore B1X, dotato di una batteria più capiente, una luce pilota più potente e l’high speed sync per realizzare fotografie con tempi di posa rapidissimi.
Il 2018 è stato l’anno del B10, minuscolo flash Profoto da 250 watt compatibile con quasi tutti gli shaping tools (softbox, griglie etc) di Profoto, meno robusto del B1x e meno potente ma indubbiamente più portatile e leggero.
Nel 2019 è uscito il nuovo B10 Plus, modello più grande del B10 ma da 500w, come il B1x.
Da quel momento fotografi, community e forum di tutto il mondo si sono chiesti il senso del B1x oggi, ora che è uscito il fratellino B10 Plus che emana la stessa potenza ma pesa decisamente meno ed è più portatile.
Ora vi spiego le differenze tra questi due modelli, secondo me riassumibili cosi: il B1x è il papà, il B10 Plus il figlio grande mentre il B10 il figlio piccolo :)
A favore del nuovo B10 Plus abbiamo il nuovo display posteriore moderno più chiaro e intuitivo del B1 (che già era a prova di scemo), la possibilità di usarlo mentre carica la batteria, il peso, una nuova “costruzione” e conseguente gestione del lampo, il Bluetooth e i 20 canali per il remote.
Le note dolenti del B10 Plus sono in primis la non possibilità di cambiare il bulbo in caso di rottura (durante uno shooting ad esempio…).
Bisogna infatti spedire in un centro assistenza autorizzato tutto il flash per la sostituzione.
Non montano tutti gli shaping tools Profoto in quanto sono progettate per la serie OCF, di conseguenza la luce è migliore su softbox più piccoli e peggiore in quelli grandi come l’Octa 5″.
Infine sono meno robusti e la ricarica del lampo più lenta rispetto al Profoto flash B1x.
Nel B1x, invece, tra i punti a favore c’è la possibilità di montare tutti gli shaping tools Profoto, la robustezza maggiore, il sistema di raffreddamento con ventola (non presente nel B10 Plus), vetro e bulbo flash sostituibili autonomamente (importantissimo per un professionista!!!), una luce più “wide” adatta anche a grandi softbox e octa, la durata della batteria quasi doppia, una ricarica della lampata più rapida e la maniglia.
Di contro nel B1x c’è un peso maggiore, il display precedente e il funzionamento solo a batteria e non collegati direttamente alla corrente, una funzione che potrebbe rivelarsi comoda per chi lavora anche in studio.
Ritengo che il fotografo che lavora tanto on location per fotografia commerciale e di prodotto e non ha problemi per il peso maggiore del B1x debba scegliere in assoluto quest’ultimo data la sua robustezza, affidabilità e possibilità di montare tutti gli accessori Profoto.
Il fotografo che fa reportage, magari wedding, e che lavora anche in studio probabilmente sceglierà il B10 Plus perchè più leggero e facile da maneggiare anche a mano.
Presumo che nel 2020 vedremo un nuovo modello B1 da 800/1000w per contrastare anche i Siros di Broncolor, non vedo l’ora di mettermi un altro di questi mostri nello zaino!
Manuel.